A carne viva

Succede qualche volta. Spegni la luce, vai a dormire nella tua stanza da impiegato fuori sede. Metti le scarpe vicino al letto, prepari i calzini puliti, la camicia, i boxer grigi. Succede

 

La macchina è nel posteggio a duecento metri, rientrando hai pensato che devi farti dare la fattura dal responsabile. Poi, il cellulare in ricarica, gli ultimi messaggi ai quali si deve rispondere. La luna illumina la stanza, l’ultimo Bernhard. L’ultimo rosso nel calice opaco di calcare. L’ultimo pensiero. Sei innamorato.

 

 

Succede, ma non è la norma. Non è quello che avresti voluto ora. Come un figlio alla fine del primo anno di matrimonio. Le orecchie ronzano intanto che il sonno ti porta via.