Paesaggio senza spettatore

La fine della storia. Uomo medio, professore d’umanità ma non di coraggio. La faccia sporca dei processi storici degli ultimi quarant’anni. Si muore. Muori che tu lo voglia o che ne abbia una fottutissima paura. Nelle province coraggio e paura non salgono in superficie. Tu, amo da pesca per totani. Insomma, siamo pesci trasportati da correnti anomale. Oggi il vulcano spara le sue sabbie mobili e tu hai lasciato il corpo a cremare. Sono fuochi, sono dolori. Intanto le femmine del luogo auspicano amori automuniti, garantiti, cocktail paganti. Io, donna bancomat, me la rido dalla parte delle mai amate abbastanza. Qualche volta ho vomitato ubriaca per le stanze delle feste

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