Not real

Rientrando, dopo l’ultima telefonata. Alla fine della decima resa. Così stanco che anche la maniglia aveva un peso maggiore del solito. La stanza immersa in una penombra irreale. Il silenzio come cornice della pioggia imminente. Nemmeno i nostri cani sono venuti a salutarmi.

Ho buttato le chiavi nella ciotola dell’ingresso

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Zbigniew Rogalski, Private Spring (2), oil on canvas, 120 x 170 cm, 2005

Immaginate il senso di attesa che precede il temporale. Le pareti che sembrano già inzuppate, il vento che fa mulinare le foglie, gli uccelli che smettono di parlarsi. 

Io ti ti lascio andare amore mio, ci sarà tempo per capire. Le lacrime sono state piante. Le carezze ci hanno lasciati da anni e troppa acredine ha increspato i nostri pomeriggi. Così, ti canto la migliore delle nostre canzoni. Non smettere di ballare: sei bellissima quando lo fai da sola e nessuno ti guarda. La vita è un lungo atto di separazione, ma il corpo è l’unico mezzo che abbiamo per incontrarci. Ho la mia libertà e tu la nuova acconciatura.

disciplina

 

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