Infimo castigo e altissima grazia

Non c’è niente di più cristallino di una giornata riletta al tramonto (John Updike)

̶ “Mi hai messo le mani al collo, esigo le tue scuse”

̶ “Ah sì?! E dove le volevi le mani?”

Nora Lux, Existencia Enterrada, 2012
Nora Lux, Existencia enterrada, 2012

Avrei voluto dormirti addosso, con tutto il mio peso. Ho detto. Nel portafogli ho venti euro e non posso permettermi una camera d’albergo in centro, i preservativi e la cena di pesce crudo. Ho troppi debiti in giro per la città. Lavoro molto e mi pagano male. Hai detto

Da qualche tempo ho continui giramenti di testa e per una manciata di secondi mi sento smarrita, come se il tempo si fermasse e le parole degli altri sembrassero pronunciate con lo spelling, in una lingua che non conosco bene. Annaspo e cerco l’anestetico giusto. Forse è un disturbo d’ansia sociale. O, più semplicemente, il magone degli alcolisti. Quelli che trasfigurano la monotonia degli incroci e fanno diventare la merda dei cani il segno di una tragica volontà superiore. Lo Xanax mi toglierebbe ogni fantasia, però ricomincerei a dormire.

̶  “Compreresti il latte di soya?”

̶  “Ancora con queste cazzate bio. Stai al tuo posto donna, a fare la spesa ci penso io”

̶   “Smettila di trattarmi così non sei nemmeno…”

̶   “Nemmeno cosa?”

̶  “Divertente”

̶  “Cai cai, quanto ti piace piagnucolare. Allora non sei una gatta ma solo una cagna ferita che implora una carezza”

̶  “Bastardo”

̶  “Taci, nessuno ti ha dato il permesso di parlare. Continua a guaire, lo fai così bene…”

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A male and female memento mori figure

Cammino. Via della Giuliana, poi la strada si fa dritta fino alla metro Ottaviano, non mi posso perdere che in me stessa. L’attenzione è la chiave maestra di ogni evoluzione spirituale. Il male risiede nella distrazione. E l’inferno nella ripetizione. Il sole mi sorprende a metà del percorso. Mi travolge. Ho lasciato che il respiro mi passasse dentro, su e giù. Mi salvo, mi perdo, mi salvo di nuovo. Il tempo non esiste. Strombazzano. Il semaforo è ridiventato rosso.

Kanako Sasaki (39)
Kanako Sasaki, Ambassador from the series Wanderlust, 2004

̶  “Tu veneri l’indecenza e parli come una replicante”

̶  “Questo perché sono il tuo specchio. Io ti replico…”

̶  “Allora ti identifichi con quel che ti capita?”

̶   “No”

La dannazione è muta e la beatitudine? Ha il suono della Sinfonia n° 7 in La maggiore di Ludwig van Beethoven.

 

 

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