And somewhere, maybe someday,
E da qualche parte, forse un giorno,
Maybe somewhere far away,
Forse da qualche parte lontano,
I’ll find a second little person
Troverò una seconda piccola persona
who will look at me and say,
che mi guarda e dice,
“I know you
“So che
You’re the one I’ve waited for”
Tu sei quello che aspettavo
Cos’è l’amore 2.0 per una 40enne websurfer?
Vi ricordate il film Her di Spike Jonze, il manifesto generazionale che postula la quasi incociliabilità fra amore (in carne e ossa) e realizzazione del rapporto di coppia? Giacché, la “bella” è un sistema operativo evoluto e il protagonista si trova a essere reduce da una brutta separazione
─ “Samantha ma con quante persone parli mentre parli con me?”.
─ “8316”
─ “E di quanti di questi ti sei innamorata?”
─ “641. Ma questo non danneggia l’amore che provo per te”
[Theodore (Joaquin Phoenix) e Samantha (Scarlett Johansson), Her, Spike Jonze, 2013]
“La cavalleria non é morta… È solo gravemente ferita ;-)” (chiosa un meeticaro). Da “ce_provo” a “er_filosofo”, gli uomini sono diventati un “ciaoooo” che sembra una scia chimica e un “semplicemente innamorato della vita” più mortifero dei Bauhaus in Bela Lugosi’s Dead.
─ “Cosa cerchi”
─ “Calore”
─“Banale”
“Mi sento femminile” “Ho la cura per i tuoi mali” “Sei calda e passionale?” E via con una serie interminabile di scatti ‘artistici’: teste mozze se con calvizie, calici di vino alla Ridge di Beautiful, occhiali da sole a specchio, linguacce, pettorali, bicipiti abbronzati e tatuati; cani, gatti, barche, squadre di calcio, spiagge tropicali, piste da sci e bocche a culo di gallina.
Sorry, ma capisco che la Tv ha trasformato il vecchio e obsoleto fascino in zucchero bianco: agente cancerogeno per eccellenza.
… E da qualche parte forse un giorno
Ma io sono rock, esplosiva, anni ’90. Ho bisogno di sentire una voce, di un riconoscimento. Di capire che vuol dire ‘donna’ e ‘uomo’ nel secolo della velocità, del fotoritocco e della solitudine. Sarà diventato anacronistico cercare del tempo per parlare. Tempo, soprattutto. Perché il tempo è presenza e c’è bisogno di occhi per i quali il mondo intorno è scomparso grazie alla luce di un altro essere umano.
… Troverò una seconda piccola persona
Chi sono poi gli uomini 2.0? Magari, in realtà, stanno solo aspettando di incontrare una donna che gli faccia dire finalmente: Home – is where I want to be. But I guess I’m already there…
Si avvicina il Natale e lo spleen metropolitano picchia. Le luminarie sembrano ricordarti che sotto l’albero troverai il regalo che hai acquistato da sola e che ti piace tantissimo (sic!). Celebrando il fatto compiuto che sei ancora figlia e che, forse, non hai più voglia di cedere né il cuore né il telecomando.
Resta il fatto che per avere qualcuno vicino bisogna pur dare qualcosa di sé, tirando fuori una dose di fottutissimo coraggio. Quello che ieri ti faceva tremare di attesa e oggi ti fa sbadigliare davanti a uno schermo digitale.
“Hai voglia di 4 chiacchiere senza impegno?” “Buonasera da turbodisel” “Solo una fra di Voi” recita, ancora, la descrizione sul profilo di “paolopaolo”: e se dovessi essere io la prescelta? Vai con il “conoscersi e dirsi addio” di cordata!
Aiutoooooo, ma che ci faccio io qui? Una milf involontaria con pretese sentimentali. L’avatar stressato della bella addormentata, causa fumi tossici da Tinder, Adotta un ragazzo, Meetic e tutte le app a giro per chi smanetta e dispera? Ai poster(i) l’ardua sentenza!
«Sai certe volte penso di aver già provato tutti i sentimenti che potessi provare e che d’ora in poi non proverò più niente di nuovo, ma solo versioni inferiori di quello che ho già provato» [Theodore (Joaquin Phoenix) e Samantha (Scarlett Johansson), Her, Spike Jonze, 2013]
Bello, intenso e molto intrigante. Sei davvero brava. Baci assai assai. Stefano
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